Con i piedi nell’acqua

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Cecco Bellosi si affianca ad altri due narratori e cantastorie del Lago di Como, Andrea Vitali e Davide Van De Sfroos, confermando quanto le terre umide e boscose dell’Alta Lombardia siano capaci di esprimere una lunatica originalità. Acque dolci, acque creative. Dalla sponda orientale del Lago Maggiore sono arrivati mostri sacri come Piero Chiara, Dario Fo e Nanni Svampa. Tutti loro hanno pescato a piene mani non solo i cavedani, ma anche dalle storie degli irregolari, così piene di non sense, ribellione e avventura. La differenza è che Cecco Bellosi è uno di quegli irregolari. La sua affinità è quella dell’interno, non dell’esterno, soprattutto nei confronti dei personaggi che sente più vicini. Cecco riporta in vita storie dimenticate del Lago di Como, oggi meta di turisti frettolosi e di ricchi miliardari di un lusso lontano, ieri terra povera di contrabbandieri, ribelli e artigiani artisti dove il lavoro, la fatica e l’avventura lasciavano il giusto spazio alle passioni umane. Il nitido piglio narrativo si dipana tra ironia e disincanto, disseminando le tracce di una filosofia di vita che nelle storie individuali ritrova i segni dell’identità e dell’appartenenza. Si viaggia così nel tempo riscoprendo figure leggendarie come il Ment, che hanno segnato le storie di Argegno, della Tremezzina, di Dongo, della Val d’Intelvi e della Val Cavargna arrivando a sconfinare fino a Livigno, antieroi di un passato che non ritornerà ma che ci manca, personaggi di un’epopea simile al far west. In una cesura della memoria che è diventata ormai un completo spaesamento.

Disponibile anche in formato e-book €7,99

Cecco Bellosi è nato a Isola Comacina (ora Colonno) sul lago di Como, nel 1948. Laureato in filosofia, viene arrestato nel 1980 per attività sovversive. Ha trascorso una decina d’anni nelle galere della Penisola, senza riuscire a perdere il gusto per l’ironia e il disincanto: sul mondo delle carceri speciali ha scritto il testo teatrale Labirinto (Spirali). Da oltre vent’anni lavora come coordinatore dell’Associazione Comunità Il Gabbiano per persone con problemi di dipendenza e per minori in difficoltà. Ha scritto Il paese dei contrabbandieri (Nodolibri), dedicato all’avventurosa epopea degli sfrosadori; Piccoli Gulag (DeriveApprodi), sulle insidie delle comunità terapeutiche. Ha scritto il racconto della sua militanza in Potere Operaio, raccolto nel libro Insurrezione armata (Rizzoli), a cura di Aldo Grandi. Per Milieu ha scritto Sotto l’ombra di un bel fiore. Il sogno infranto della Resistenza.

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